Bella la mamma che allatta con gli occhi che guardano fuori, lontano.
Belli il bimbo che ride, i ragazzi che giocano, i giovani che discutono.
Bello il silenzio rispettoso degli adulti, alle parole dello studente.
Belli i due giovani innamorati che passeggiano.
E sembrano soli, immersi nel mondo che non vedono. Soli e felici.
Belle le coperte stese ai balconi: colori delle feste, ai sorrisi che le aspettano.
Belli i disegni di chi sa disegnare.
Vita che si riproduce, come semi che si fanno fiori.
Bello il mare, grigio di nubi e dagli orli bianchi di schiuma.
Bello lo specchio immoto di luce nel silenzio dell’acqua.
Bello sempre il mare. Per chi sul mare c’è nato. E non lo dimentica.
Bello il paesaggio dell’infanzia e quello ancora da vedere.
Belli i volti delle persone, quando sono persone.
Belli gli occhi di chi li chiude alla memoria. O anche solo al vento tra i capelli.
Bello il sollievo attento di chi ascolta.
La lezione del maestro. Un consiglio del padre. La confessione di un amico.
Belli i mestieri che ancora fanno commuovere; e ridere. Come il nostro.
Bello ridere di chi non ride.
Belle le feste che l’attesa non consuma.
Bello il Natale e il cuore di chi ancora lo aspetta.
Belli i ricordi e il cuore di chi ne fa ogni volta un presente sereno di gioia.
Belli i vostri cuori che ridono. Anche se, adesso, con un po’ di malinconia.
Auguri a tutti.
P.S. Avrei potuto trovare una bella immagine, che so, un soggetto sacro o una
figura scherzosa, un power point o un gif animato e metterci due parole
d’occasione. Ma non è da noi. Noi, noi tutti, intendo, siamo la Scuola d’Arte.
Ognuno dà secondo inclinazione e sempre in libertà. Per questo aspetto – ma non è né un’imposizione, né un obbligo – anche i vostri auguri. Secondo il vostro talento, ovviamente, e la vostra creatività.
(dirigente@liceodechirico.it)
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
(Prof. Felicio IZZO)